da Marco D'Andrea | Apr 29, 2021 | Notizie
I consigli per conservare al meglio i formaggi? I Consigli del Caseificio Di Santo
Come conservare la mozzarella di bufala? Una domanda più che legittima e che merita una risposta approfondita e dettagliata. La mozzarella è un prodotto fresco realizzato esclusivamente con latte, sale e caglio e quindi va consumato in breve tempo dall’acquisto. Andrebbe consumata il giorno stesso ma anche il giorno dopo l’acquisto è ancora ottima, soprattutto se si seguono alcune semplici regole.
Un prodotto fresco e senza conservanti
Per capire come conservare la mozzarella di bufala bisogna comprendere come viene fatta. La mozzarella di bufala è un prodotto realizzato con latte pastorizzato sale e caglio. La sua caratteristica artigianale fa sì che sia assolutamente naturale e non abbia conservanti al suo interno. Per questo motivo il suo ciclo di vita è relativamente breve. Dopo l’acquisto può essere consumata cruda per un periodo di tre o quattro giorni. Periodo dopo il quale può essere utilizzata in cucina come ingrediente per molti piatti.
Il caseificio di Santo, uno tra i migliori produttori di mozzarella di bufala campana, dispensa validi consigli su come conservarla e consumarla. Vediamo insieme quali sono.
Come conservare la mozzarella. Consigli pratici dal caseificio di Santo
Ecco dunque alcuni suggerimenti che arrivano dal caseificio di Santo su come conservare la mozzarella:
- La mozzarella NON va in frigo. Il frigorifero rovina la mozzarella di bufala. Non va mai messa in frigorifero neanche se fa caldo. La temperatura ideale di conservazione è tra 3 e 10 gradi, ma mai in frigo.
- Non va tolta dal suo liquido di conservazione. La mozzarella va lasciata nella sua acqua fino al momento del consumo. In questo modo mantiene più a lungo le sue caratteristiche
- Va conservata in luogo fresco e lontano dal sole. Il caldo e l’irraggiamento diretto del sole la possono rovinare. Va tenuta in un luogo fresco ed ombreggiato.
- Va fatta rigenerare in un bagno di acqua tiepida. Prima di essere consumata la mozzarella va messa con tutta la busta in una ciotola di acqua tiepida. In questo modo tornerà gustosa come appena fatta
- Scegliere pezzi grandi, si conservano meglio. Una mozzarella di bufala quanto più è grande tanto meglio si conserva.
- Va tagliata al momento del pasto. Mai tagliare la mozzarella prima: va tagliata solo al momento di consumarla
- La mozzarella va consumata entro pochi giorni. A prescindere da qualsiasi accorgimento, la mozzarella di bufala è un prodotto che dura massimo tre o quattro giorni. Dopo tale lasso di tempo può essere congelata o utilizzata in cucina.
Vuoi saperne di più? Contattaci.
da Marco D'Andrea | Apr 22, 2021 | Notizie
Filiera corta: cos’è e perché è preferibile?
La mozzarella di bufala è un prodotto della tradizione strettamente legato al territorio. Insignita del marchio DOP, viene prodotta con latte intero delle bufale allevate nei territori campani e del basso Lazio. Gli allevamenti di Bufale, tradizionali sin dal medioevo, sono caratteristici di queste zone e la lavorazione casearia del loro latte ha una antica tradizione nella zona.
Il caseificio Di Santo si inserisce a pieno titolo in questa lunga e fiorente tradizione. Nato come allevamento di bovini, dal 1998 ha inserito le bufale e dal 2011 è nato il caseificio. Una scelta quasi inevitabile visto la grande quantità di latte prodotto dalle loro giumente.
Una filiera corta…anzi, cortissima
I fratelli Di Santo, nel 2011 decisero di impiantare un caseificio per trarre il massimo dal latte delle loro bufale. Il latte degli animali che pascolavano liberi nei paddock era abbondante e di grande qualità e i fratelli fecero la scelta più logica di fronte a tanta abbondanza. Il caseificio fu impiantato all’interno dell’azienda agricola per sfruttare al massimo il vantaggio di avere a portata di mano una materia prima di tale qualità.
Un enorme vantaggio sia in termini economici che di qualità:
- Economicamente la filiera corta consente un risparmio sui costi di gestione e di approvvigionamento che incidono non poco sul prezzo finale del prodotto. In questo modo l’azienda Di Santo riesce ad essere competitiva.
- A livello qualitativo la filiera corta consente un maggiore controllo dei materiali. L’azienda Di Santo ha una visione globale di tutto il processo produttivo che dall’allevamento conduce alla mozzarella di bufala. Così può garantire sulla estrema qualità dei suoi prodotti.
Mozzarella di Bufala dall’allevamento al caseificio
La mozzarella Di Santo è vero esempio di filiera corta! E’ un prodotto che nasce interamente all’interno del territorio delle bufale. Dal mangime degli animali al latte prodotto, fino alla lavorazione, tutto avviene all’interno della azienda agricola.
Basti pensare che ben il 70% del foraggio che nutre gli animali proviene dalla coltivazione interna all’azienda agricola. Il foraggio viene poi addizionato da mais, soia e altre materie prime nobili senza aggiunta di concimi. Per fare un buon latte è fondamentale curare l’alimentazione delle bufale e l’azienda Di Santo vi pone estrema attenzione scegliendo solo materiale naturale.
Con i suoi 40 ettari di terreno l’azienda agricola Di Santo alleva le bufale in maniera moderna e con attenzione al loro benessere. In questo modo riescono a produrre un latte di altissima qualità che viene lavorato nel caseificio interno all’azienda. Per una produzione di mozzarella di bufala all’insegna della più alta qualità.
da Marco D'Andrea | Apr 14, 2021 | Notizie
Dove è nata la figliata di mozzarella?
Hai mai assaggiato la Figliata di mozzarella? Una morbida sfoglia di mozzarella di bufala che racchiude un gustoso cuore fatto di panna e perline di mozzarella. Golosa e saporita, La Figliata Di Santo® quella vera, l’originale, è un prodotto unico nel suo genere.
Nata per gioco nell’azienda agricola di santo a Cesa (CE), la Figliata Di Santo ha avuto un successo tale che è diventata marchio registrato. Ma non solo: la famiglia di Santo recentemente ne ha avuto il riconoscimento del brevetto da parte del ministero dello sviluppo economico. Un riconoscimento importantissimo per un prodotto nuovo che nasce nel solco della più vera tradizione culinaria campana.
Azienda Agricola Di Santo. Da padre in figlio tra tradizione e modernità.
La casa della Figliata di Mozzarella è l’azienda agricola di Santo, un’oasi dove tradizione e modernità si incontrano al servizio della qualità.
La storia dell’azienda agricola di Santo è una storia che parte da lontano, quando Giovanni e Michela, genitori degli attuali proprietari, vendevano in paese il latte delle loro mucche. Da quei giorni lontani l’allevamento di bovini è giunto fino ai giorni nostri ed è stato preso in mano dai figli Francesco ed Antonio. Francesco e Antonio dopo aver studiato hanno preso in mano le redini dell’azienda ed hanno applicato ad essa quanto appreso nel corso dei loro studi. Questo ha permesso all’azienda di trasformarsi senza venire snaturata.
L’allevamento di mucche nel 1998 è stato dismesso e, dopo una parentesi come azienda agricola, è stato convertito in allevamento di Bufale. Da questo momento in pio l’azienda ha iniziato a crescere ed ha acquisito le caratteristiche odierne.
L’azienda agricola di santo si caratterizza per un felice connubio tra tradizione e innovazione, tra tradizione artigianale e soluzioni tecnologiche.
Figliata di Mozzarella. La rivisitazione moderna di un alimento della tradizione.
L’unicità della Figliata è frutto della dedizione e dell’amore per il proprio lavoro di una famiglia da sempre legata alla terra e alle tradizioni.
La Figliata di Mozzarella del caseificio di Santo è un alimento che nasce per gioco, per far mangiare la mozzarella ai bambini. La scoperta del suo ricco interno è una gustosa e morbida sorpresa che incanta i bambini e piace ai grandi.
In un continuo rimando tra il sapore della tradizione e novità della moderna gastronomia, La Figliata Di Santo® quella vera, l’originale, rivisita la tradizionale mozzarella di bufala. Il gioco continuo tra sapore antico e novità della sorpresa crea un’esperienza culinaria davvero unica.
da Marco D'Andrea | Apr 7, 2021 | Notizie
Come capire se una mozzarella di bufala è buona?
La mozzarella di bufala originale è una delizia per il palato. Una bella mozzarella mangiata fresca, magari accompagnata da un’insalata di pomodori, è uno dei pasti più soddisfacenti del periodo estivo. Ma occorre fare attenzione perché in commercio si trovano molti prodotti che non sono conformi. Le imitazioni della mozzarella di bufala originale sono molte e occorre fare attenzione per non essere imbrogliati. In commercio si trovano spesso scadenti imitazioni fatte con latte vaccino. La domanda allora è come riconoscere quella vera tra tutte le imitazioni.
Le cinque caratteristiche della vera mozzarella di bufala originale
Non è difficile riconoscere la mozzarella di bufala originale, le sue caratteristiche sono chiare ed evidenti. Vediamo insieme quali sono:
- La mozzarella di bufala è bianca. A differenza di quella fatta con latte vaccino, il suo colore non vira verso il giallo ma è perlaceo
- Ha una superficie liscia e lucida mentre al suo interno è porosa ed è formata da strati sovrapposti.
- Tagliandola fuoriesce una grande quantità di liquido lattiginoso
- Il suo profumo è quello del buon latte e ha la fragranza delle erbe fresche di cui si alimentano le bufale.
- La sua consistenza è callosa sotto i denti. Più è fresca e più è croccante mentre col passare dei giorni diventa morbida.
Se manca una di queste caratteristiche vuol dire che il prodotto è stato realizzato con latte diverso da quello di bufala.
Marchio DOP. Un riconoscimento per la mozzarella di bufala originale
Ma come fare a riconoscere la vera bufala prima dell’acquisto? Un elemento che viene in nostro aiuto è il marchio europeo DOP. Tale marchio infatti identifica la vera mozzarella di bufala campana. Deve essere apposto sul confezionamento ed essere facilmente visibile.
La mozzarella deve essere confezionata nel caseificio di produzione sia che venga venduta direttamente al cliente sia che si confezioni per la spedizione. Deve essere messa in una busta di plastica alimentare che abbia il bollino del consorzio della mozzarella di bufala campana e deve essere totalmente immersa nel suo liquido. La busta deve essere sigillata in modo che sia garantito il suo contenuto e non possa venire sostituito.
Se la confezione rispetta tutte le suddette caratteristiche si può essere certi di acquistare la vera mozzarella di bufala campana.
Il caseificio di Santo produce dal 2011 la mozzarella di bufala campana utilizzando il latte munto dalle bufale del proprio allevamento. Animali allevati liberi nei paddock e nutriti con i prodotti naturali dell’azienda agricola.
da Marco D'Andrea | Mag 21, 2020 | Notizie
Non esitiamo a partecipare agli eventi che valorizzano il patrimonio culturale e gastronomico dei nostri territori, dove viene dato spazio alle realtà che raccontano le produzioni della nostra terra. E tra storia, cantine e degustazioni, questa volta abbiamo preso parte alla prima edizione di “I Filari della Storia”.
Aziende e storie da raccontare – Due giorni, un prezioso itinerario enoculturale che ha visto tra i protagonisti Vitis Aurunca, le sue vigne e la sua cantina, mostrando come una passione sia in grado di regalare grandi soddisfazioni. Il tutto accompagnato da un ricco buffet dove, a far protagonista della tavola le eccellenze gastronomiche nostrane: dal classico casatiello del brand Casatiè Petrone dolce&salato alla mozzarella del Caseificio Di Santo. Gli ospiti sono stati intrattenuti tra balli e canti popolari, mentre i bambini con la fattoria didattica si sono sostituiti ai contadini nella raccolta e pigiatura a piedi nudi.
L’evento, curato dall’associazione Terre del Falerno, ha rappresentato un momento di incontro tra produttori, enti locali, operatori economici e culturali.

da Marco D'Andrea | Nov 14, 2016 | Notizie
11-12-13 novembre, I formaggi vanno in classe – I nostri tre giorni a Città della Scienza tra degustazioni, spettacoli e tanto altro, negli spazi dello G.N.A.M.Village, il primo evento dedicato interamente al mondo del latte, dei formaggi e dei latticini promosso in Campania, che ha coinvolto i produttori di tutta la regione.
L’organizzazione dell’evento partiva da un’osservazione: la grande confusione che sta attraversando il mondo caseario. Gli allevamenti in crisi costretti a chiudere perché il prezzo del latte è troppo basso, i produttori che per rientrare nei costi, ricorrono ad artifici tecnici come l’uso eccessivo di mangimi, la pastorizzazione, i fermenti. In questa situazione, la qualità dei formaggi diminuisce e per questo, chi veramente produce qualità è penalizzato.
Per noi che produciamo in proprio il latte assicurando il controllo totale sulla materia prima, a partire dalla qualità dell’alimentazione e del contesto ambientale di vita degli animali, esserci è stato quasi un dovere. E siamo felici di aver preso parte all’evento perché è stata un’occasione di confronto, d’informazione sulle ragioni della diversità del latte e dei formaggi, sulle basi scientifiche che ne giustificano le differenze.
L’evento è stato caratterizzato anche dalla presenza del mondo della Scuola, della Ricerca e dell’Università.
Ringraziamo tutte le persone che hanno visitato il nostro stand e conosciuto i prodotti Di Santo.
Vi aspettiamo.